Dopo una partenza
incerta con impennata iniziale e flop successivo i Bitcoins erano stati dati
per morti prima di vederli scomparire per sempre, ma da quel 2009 la moneta virtuale
creata da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ha fatto
molta strada.
L’idea, ormai,
sembra decollata e la moneta “super partes” ha preso vita ed è sempre più
adottata da siti importanti come sistema di pagamento.
A differenza delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale, ma
utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia
delle transazioni e sfruttano la crittografia per implementare le
caratteristiche più importanti come il fatto di permettere di spendere Bitcoin
solo al legittimo proprietario, e di poterlo fare una volta sola. Queste caratteristiche fanno si che nessuno
può controllarne il valore, la quantità di moneta in circolazione è determinata
a priori e non esiste nessuna autorità governativa che producendo nuova moneta
possa determinarne l’inflazione.
La progettazione
di Bitcoin prevede il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete. In ogni caso i Bitcoin possono venir
trasferiti attraverso Internet a chiunque disponga di un indirizzo bitcoin
I trasferimenti
sono definiti come un cambio di proprietà della moneta, e vengono effettuati
senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le
parti. Tale modalità di interscambio rende impossibile annullare la transazione
e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client
Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini che a loro volta
propagano il pagamento attraverso la rete. Transazioni invalide o corrotte
vengono rifiutate dai nodi onesti. Le transazioni sono fondamentalmente
gratuite, ma è previsto il pagamento di una commissione in modo da aumentare la
priorità di gestione della transazione dai vari nodi.
Il numero totale
di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni. La disponibilità di
nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 sarà stata
generata metà delle possibili monete e per il 2017 i tre quarti.
All'avvicinarsi di quella data ed ipotizzando che la richiesta di bitcoin
crescerà più che proporzionalmente rispetto alla disponibilità degli stessi, i
bitcoin probabilmente subiranno una deflazione nel valore (cioè un aumento del
valore reale) dovuta alla scarsità di nuova moneta. In ogni modo i bitcoin sono
divisibili fino all'ottava cifra decimale (con un totale quindi di 2.1 x 1015
unità), permettendo un completo aggiustamento del valore in un ambiente
deflazionistico.
Tutte queste
rivoluzionarie caratteristiche, ma soprattutto il fatto che sia un titolo con
cui poter effettuare scambi commerciali reali pur non essendo fisicamente
tangibile ne stanno consolidando la sua forza e il suo valore ormai da 4 anni è
in continua e esponenziale crescita.
Io personalmente
consiglio di tenere i propri guadagni effettuati su Internet con i sistemi
esposti in questo Blog in questa valuta, acquistandola via via sul sito www.mtgox.com
E’ un risparmio
anonimo, la rendita non è tassabile in quanto non è un interesse ma una
crescita dovuta a deflazione, si può usare per fare acquisti, ma soprattutto acquistano
ogni giorno più valore….